Il dibattito sul
TFA sostegno, formula per
Corso di Specializzazione per le Attività di Sostegno Didattico agli Alunni con Disabilità, è stato “incendiato” da un altro colpo di scena. Il dott.
Max Bruschi, con un post sulla propria pagina ufficiale, ha smentito come scrive “totalmente” (in MAIUSCOLETTO nel post) la notizia, che egli chiama “non notizia”, con una chiara o sotto-intesa frecciatina al noto Ente di Formazione
Origineconcorsi.it a cui sembra alludere con “non notizie puramente ansiogene alla cui origine (sic!)”. Almeno stando ad una nostra interpretazione sembra aver voluto alludere al fatto che sia l’
Ente di Formazione ad aver diffuso tale notizia (anche se non ne abbiamo trovato conferma sul sito, abbiamo trovato ben altro
QUI.)
Pubblichiamo integralmente il post del dott. Max Bruschi. Bando TFA sostegno 2024 in uscita! TFA sostegno 2024 ultimo ciclo aperto a tutti anche agli ITP!
TFA 2024 ciclo ci sarà un IX CICLO? IX ciclo TFA sostegno, quando?
Qui link diretto al Gruppo FB GRATUITO E PUBBLICO DOVE SI DISCUTE E SI CI PREPARA AL TFA IX CICLO TFA SOSTEGNO DOVE SONO STATE ANCHE ANTICIPATE LE DATE DELLA PROVA!! E poi la successiva risposta di Origineconcorsi.it a proposito della stessa notizia che offre QUI come vedete simulatori digitali e preparazione e tracce svolte. In fondo alla pagina materiali gratuiti e risposta di Origineconcorsi.it
Citazione testuale: “#specializzazionesostegno. “Ci sono post che non vorrei mai scrivere… perché al loro fondo c’è la necessità di ristabilire la realtà dei fatti di fronte alla diffusione di “non notizie” puramente ansiogene, alla cui origine non si sa mai quale comportamento umano mettere. Detto chiaro e tondo, la “non notizia” secondo cui il prossimo ciclo di specializzazione sul SOS sarebbe l’ultimo è TOTALMENTE destituita del sia pur minimo fondamento. E mi piacerebbe davvero sapere da dove sia nata.
La realtà è un’altra. Nel corso degli anni, il percorso di specializzazione sul SOS (erroneamente noto come “TFA sostegno”) ha avuto la fortuna di “istituzionalizzarsi” progressivamente: dopo una prima “pausa”, è bandito di anno in anno, con regolarità; ha acquisito tempi di avvio ed espletamento sostanzialmente coincidenti con l’anno scolastico e con tempistiche compatibili con le operazioni che riguardano il personale docente (mobilità, aggiornamento/costituzione delle graduatorie, concorsi); vanta un syllabus nazionale sostanzialmente in linea con le competenze richieste (e ricordo ancora il lungo lavorio sulla configurazione dei laboratori, del quale mai sarò abbastanza riconoscente a Maristella Fortunato, Evelina Chiocca, Luigi d’Alonzo, perché è solo dal mix tra competenze accademiche, scolastiche “sul campo”, normative/amministrative che possono nascere istituti durevoli e sensati); si avvale infine, dal 2020, di una “programmazione triennale” dei numeri, concertata con MEF e FP, che consente una certa fluidità nelle procedure, visto che non è più necessario, di anno in anno, una estenuante riconcorsa ai “pareri”: una volta partito il IX ciclo – [n.d.r. notiamo che da per scontato già il IX] – occorre solo che il MIM avvii le procedure per la programmazione per il triennio successivo. Certo, mi piacerebbe, a 12 anni di distanza, compiere un lavoro di valutazione del percorso (e dell’altro, nato a un parto: SFP. Vista la precoce e a mio avviso poco lungimirante nullificazione del coevo TFA). Nel mio piccolo, sto affinando qualche strumento di indagine assieme alle mie tesiste, che vada oltre la genericità del “quantitativo”.
PS. A proposito della programmazione, e visti i quesiti e i commenti, occorre fare una precisazione. Il MIM stabilisce, assieme a MEF e FP, il fabbisogno complessivo, diviso per gradi e regioni. Lo trasmette al MUR, che attiva “l’offerta delle Università”. In sostanza, ogni Ateneo dichiara quanti corsisti può accogliere, divisi per i gradi. Ora, siccome il titolo di specializzazione è nazionale, nel momento in cui, poniamo, nella regione X ho esigenze per 1000 posti, ma offerte dagli Atenei per 600, i residui vanno tassativamente distribuiti presso gli Atenei che dichiarano una offerta formativa superiore alle necessità territoriali. E non c’è nulla da fare: perché in caso di diniego, si aprirebbe la strada a contenziosi sicuramente perdenti, come già successo in passato” (fonte FB pagina istituzionale consultata alle ore 14.57 del 2 Gennaio 2022 – link di riferimento https://www.facebook.com/max.bruschi). Qui link diretto al Gruppo
FB GRATUITO E PUBBLICO DOVE SI DISCUTE E SI CI PREPARA AL TFA IX CICLO TFA SOSTEGNO DOVE SONO STATE ANCHE ANTICIPATE LE DATE DELLA PROVA!!
“Come Origineconcorsi.it vorremmo – continua il prof. Raimondo Origine –
ricordare il il
Decreto Ministeriale 10 settembre 2010 n. 249, integrato con Decreto Ministeriale 25 marzo 2013, n. 81 – Art. 5 – Programmazione degli accessi – ⇒ QUI tutte le news sul IX ciclo TFA sostegno. SOTEGNO IX ciclo 2024.
1. Il Ministro dell’istruzione, dell’Università e della ricerca definisce annualmente con proprio decreto la programmazione degli accessi ai percorsi di cui agli articoli 3 e 13.
2. Il numero complessivo dei posti annualmente disponibili per l’accesso ai percorsi è determinato sulla base del fabbisogno di personale docente abilitato nelle scuole del sistema educativo di istruzione e formazione, previo parere del Ministero dell’economia e delle finanze e del Ministro per al pubblica amministrazione e la
semplificazione 2-bis. Ai fini della determinazione del fabbisogno di cui al comma 2, si tiene conto, per le scuole statali:
a) della programmazione regionale degli organici deliberata ai sensi dell’articolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n. 449;
b) del contingente di personale docente assunto con contratto a tempo determinato su posti disponibili ma non vacanti, nell’anno scolastico precedente. 2-ter. Il numero di posti individuato ai sensi del comma 2-bis è maggiorato nel limite del 30 per cento per la copertura delle esigenze delle scuole paritarie e dei percorsi di istruzione e formazione professionale delle regioni.